È in programma sabato 2 aprile alle 16,30 nella Chiesa parrocchiale di Santa Barbara Vergine e Martire, a Nettuno, il convegno “Maria Goretti e i testimoni del Perdono”, organizzato dalla parrocchia nettunese nell’ambito del Giubileo straordinario della Misericordia. L’incontro approfondirà la testimonianza lasciata alla città di Nettuno e al mondo intero da Santa Maria Goretti, attraverso le parole di cinque relatori. I lavori saranno aperti dal parroco, don Luca De Donatis, che si soffermerà sul rapporto tra le città di Anzio e Nettuno e la “Tenda del Perdono”, che fa parte del territorio parrocchiale. Dopo di lui interverrà Fra Giuseppe Magliozzi, storico dell’ordine religioso dei Fatebenefratelli e studioso della figura di Fra Giovanni Battista Orsenigo, che parlerà della figura di Fra Martino Gujiarro, il Cappellano dell’ospedale che vegliò su Santa Maria Goretti nelle sue ultime ore di vita, promuovendo la sua iscrizione alle “Figlie di Maria”. Il terzo intervento sarà quello di Vincenzo Monti, medico del territorio e storico di Nettuno, che si soffermerà sulle figure dei tre medici che – insieme a Fra Stefano Gazzurelli – tentarono una disperata operazione per salvare la vita di Santa Maria Goretti. Dopo di lui sarà la volta di Gianni Gregorovich, archivista della parrocchia nettunese dei Santi Giovanni Battista ed Evangelista che approfondirà la figura del sacerdote diocesano che ebbe lo “spunto” per rintracciare dal vivo la santità di Maria Goretti: monsignor Temistocle Signori. Ultimo intervento in programma sarà quello di padre Giovanni Alberti, già Rettore del Santuario di Nostra Signora delle Grazie e Santa Maria Goretti, nonché biografo della Santa stessa. Il religioso passionista si soffermerà sul perdono dato e ricevuto, nelle persone di Maria Goretti, mamma Assunta e Alessandro Serenelli. Il convegno si concluderà con un momento di preghiera all’interno della “Tenda del Perdono” e con una visita guidata all’interno delle “Memorie Gorettiane”.
Si allega anche il nuovo orario della “Tenda del Perdono”, in vigore dal giorno di Pasqua.