Al termine del Tempo di Pasqua, entrando nella seconda parte del “tempo ordinario”, che proseguirà sino all’inizio dell’Avvento, il 29 novembre, il vescovo Marcello Semeraro ha inviato una lettera al presbiterio diocesano invitando i sacerdoti a entrare in questo nuova fase dell’anno liturgico, da celebrare nella sua globalità avendo come normale appuntamento la domenica, che è la “festa primordiale” dei cristiani. «Il “tempo ordinario” – ha scritto Semeraro – possiamo, dunque, paragonarlo al cammino di una progressiva assimilazione nella vita quotidiana del mistero di Cristo che illumina l’inizio e la fine della storia: quella nostra personale e quella dell’umanità».