Forse perché erano i discepoli di Gesù a comandarglielo, lo spirito maligno avrebbe dovuto lasciare quel ragazzo? Gesù avverte che non è così che funziona: la fede non è un potere o una sicurezza in più. Ce lo insegna la stupenda professione di fede di questo papà. “Credo…” è adesione personale che dice totale affidamento. “Aiuta…” è richiesta bisognosa rivolta al Signore che, solo, può guarire. “La mia incredulità…” è umile coscienza della propria incapacità. Ecco, questa fede credente,ed essa sola,può tutto; è la sola cosa che ottiene la liberazione nel combattimento contro il maligno. È questa la fede che Gesù chiama «preghiera» (v.29).