La comunità generativa

L’accompagnamento della persona con disabilità alla vita cristiana (relazione al Convegno Nazionale UCN – Settore per la Catechesi delle persone disabili)
25-04-2019

Il mese scorso, all’interno di un dossier intitolato «ben vivere», il quotidiano italiano d’ispirazione cattolica Avvenire ha pubblicato un articolo dal titolo: «Generativi se si pensa agli altri». L’autore è Andrea Lavazza, uno studioso di scienze cognitive e neuroetica. Rifacendosi a E. Erikson, egli scrive che «se non si rassegna a semplicemente sopravvivere e sceglie quindi la “stagnazione”, l’individuo assumerà un atteggiamento generativo, che significa dare vita a qualcosa che va oltre il presente, che serve ad altri e alla società, perché interessa le generazioni future. In sintesi […] si tratta della “capacità di incidere positivamente nella vita di altri esseri umani” […], in altre parole ancora, è “la trasmissione generazionale di ciò che ha valore”. E, di conseguenza, la generatività costituisce probabilmente la componente principale della ricchezza di senso e di soddisfazione di vita» (p. III).

Ho pensato d’introdurmi con questa citazione per due ragioni: anzitutto perché ci offre subito una descrizione generale di quel che significa la parola «generatività»: dare vita a qualcosa che va oltre il presente, che serve ad altri e alla società, perché interessa le generazioni future. Vi tornerò più avanti.

La seconda ragione è nel fatto che l’intervento di Lavazza è stato scritto a commento di un’indagine che si propone di declinare il tema del «benessere» con una lente che va ben oltre la condizione individuale, sociale, economica, ambientale… In quell’indagine, infatti, con «generatività» si intende individuare e indicare uno stile di vita comune a tutti gli attori della vita sociale, in grado di determinare effetti benefici sulla vita degli altri esseri umani nella prospettiva di quell’ecologia integrale di cui ha scritto Francesco nell’enciclica Laudato si’. Un rimando a questi temi penso non sia inutile nel contesto di un intervento che ha per titolo la «comunità generativa», almeno perché potrebbe aiutarci a dare un respiro più ampio al tema che ci sta a cuore.