I giorni dal 25 al 28 ottobre sono stati giorni di grazia e di gioia per la comunità di San Giuseppe Lavoratore di Genzano, grazie alla Visita pastorale del nostro vescovo Marcello Semeraro.
Il vescovo incontra gli anziani e gli ammalati della parrocchia
Nel primo giorno il vescovo ha incontrato il gruppo dei “saggi” (anziani) della comunità che lo hanno accolto con grande emozione. Con loro c’era anche Rosa, una parrocchiana che sta per compiere 100 anni. I “saggi” sono stati incoraggiati a continuare ad essere nelle loro famiglie strumenti attivi nella trasmissione della fede. Il gruppo costituisce per la comunità una grande ricchezza: si dedica quotidianamente alla preghiera e all’adorazione settimanale dell’Eucarestia e alla celebrazione quotidiana della santa Messa.
Al termine del pomeriggio si è svolto l’incontro del vescovo e dei convisitatori con i Consigli parrocchiali (pastorale e affari economici). L’occasione si è dimostrata indispensabile e preziosa, perché sono emerse valutazioni e indicazioni che, con l’aiuto dello Spirito Santo, potranno essere attuati per un cammino sempre più sinodale. Il vescovo ha assicurato la sua vicinanza e il suo aiuto per raggiungere tale scopo.
Nel pomeriggio del venerdì la comunità ha vissuto la visita del “buon samaritano” nell’incontro del vescovo con cinque ammalati della comunità: la signora Emilia, vedova di Marcello Cimini l’iniziatore del volontariato nella parrocchia fin dall’inizio della sua costruzione, con il figlio Sandro portatore di handicap, la signora Maria, carica di anni e mente storica della zona, i signori Sabatino e Carlo con le loro sofferenze silenziose e costanti causate da eventi imprevisti o da vecchiaia. Il vescovo è entrato nelle loro case con la discrezione del samaritano, avendo per ciascuno parole di conforto, aprendo il loro dolore a un orizzonte di speranza.
L’attenzione al territorio e le giovani generazioni
La serata si è conclusa con l’incontro con il gruppo Caritas e di volontariato. Il primo esprime il suo servizio in Parrocchia e nel centro interparrocchiale che la Caritas diocesana ha aperto a Genzano, con lo sguardo alle necessità spirituali e umane dei fratelli. Il secondo è formato da persone che dopo il lavoro quotidiano si rendono disponibili per lavori di manutenzione o altre necessità della Parrocchia. Monsignor Semeraro ha avuto nei loro confronti parole di incoraggiamento.
Sabato 27 ottobre il vescovo ha incontrato i bambini e i ragazzi della catechesi con i loro genitori. I primi hanno drammatizzato i miracoli della pesca miracolosa e il paralitico guarito e perdonato: un modo per dimostrare la loro partecipazione al cammino, con tutto l’entusiasmo di ragazzi affamati di incontrare il loro più grande amico, Gesù. I più piccoli, invece, hanno rappresentato la creazione attraverso le ombre cinesi, riempiendo di stupore i presenti. Prendendo spunto dai lavori presentati, il vescovo ha invitato ognuno a rispettare il creato, che è opera di Dio.
La serata si è conclusa con l’incontro con i giovani, che hanno invitato il vescovo a partecipare a un happy hour.
La Celebrazione eucaristica e l’invito a crescere nella fede
La Visita pastorale è terminata domenica 28 ottobre con la solenne Celebrazione eucaristica presieduta dal vescovo, che ha invitato la comunità, come il profeta Geremia, a rinnovarsi nella vocazione di popolo scelto da Dio e da Lui amato di amore eterno. Come Bartimeo sulla strada a Gerico, anche noi abbiamo bisogno che il Signore apra i nostri occhi per crescere nella fede.
Durante l’Eucarestia dieci coppie hanno voluto offrire, rinnovandole, le loro promesse matrimoniali dinanzi al pastore: a loro è stato consegnato il Compendio della fede, perché illuminati dall’insegnamento della Chiesa crescano in essa e divengano sempre più trasmettitori di fede alle nuove generazioni.
Alla fine monsignor Semeraro ha salutato tutta la comunità, lasciando un segnodono: la casula da lui indossata durante la liturgia. Un gesto gradito dalla comunità che lo ha accolto come segno di comunione, insieme ai preziosi consigli per poter crescere come comunità di credenti assistita dall’intercessione della Vergine Madre e di san Giuseppe suo sposo.
(Tratto da Millestrade, anno 5 n. 46)