La Prima Lettura che oggi ci propone la liturgia ci narra di Mosè che difende il popolo, che si era fatto un vitello d’oro, dall’ira di Dio. Comportandosi in questo modo il popolo aveva infranto il patto fatto con Dio, ma Mosè – rimanendo solidale con i suoi fratelli – ricorda a Dio la Parola data ad Abramo facendo leva sulla sua fedeltà che non può venir meno.
Mosè fece opera di mediazione tra il popolo e Dio, figura di Gesù Cristo il quale subì la nostra stessa sorte per salvarci dai nostri peccati. Come Gesù, come Mosè anche noi siamo chiamati a farci solidali con i nostri fratelli, con i bisognosi a vari livelli – povertà materiale, spirituale, solitudine, dipendenze – e con quanti sono nel peccato. Dobbiamo noi presentarli al Signore ed intercedere per loro. Infatti nella preghiera che Gesù ci ha insegnato diciamo “Padre nostro che sei nei cieli”!