«… quanti lo toccavano venivano salvati».
La gente accorreva da ogni regione, portando con sé anche i malati sulle barelle, per riuscire a toccare anche solo il lembo del mantello di Gesù e ricevere il miracolo tanto desiderato. L’evangelista però annota: quanti lo toccavano venivano salvati! Non dice guariti, ma salvati! Torna subito alla mente l’episodio di quel paralitico che calato giù dal tetto viene prima salvato – con la remissione dei peccati – e poi, perché fosse un segno per gli altri, anche guarito fisicamente.
Siamo di fronte ad una verità grande: la vita, la salute, sono un dono prezioso da custodire, ma il dono più grande che ci attende è la salvezza: la Vita Eterna!
Questo riequilibra molte cose, tutto riprende il suo posto e possiamo così fare una selezione di ciò che è veramente essenziale.
Oggi – giornata del malato – preghiamo il Signore per tutti i malati e i loro familiari, chiedendo al Signore la guarigione, la capacità di portare per amore la sofferenza e il dolore, ma prima ancora chiediamo il dono della salvezza!