«Oggi si è compiuta questa Scrittura che voi avete ascoltato». Con questa affermazione Gesù inizia il suo discorso nella sinagoga di Nazaret. Non fa esegesi del testo appena proclamato, ma attira subito l’attenzione di tutti al compimento di quella parola: la sua persona. Con Gesù il tempo dell’attesa è compiuto. È lui l’Unto del Signore, l’inviato dal Padre. Anche per noi, oggi, si compie questa scrittura se ci riconosciamo bisognosi di salvezza e di liberazione, ciechi che chiedono la luce della fede. Allora l’Oggi di Dio è anche il nostro oggi, «anno di grazia del Signore», tempo di misericordia e di salvezza.