«Questo fu l’inizio dei segni».
Il Vangelo di Giovanni pone un accento particolare sul significato dei “segni” che vengono elencati simbolicamente con il numero di sette. In questo brano appunto, è narrato il primo, che racconta l’inizio della vita pubblica di Gesù e il suo annuncio di salvezza. Ci ritroviamo così a mensa in un convito nuziale, dove si avverte all’improvviso la mancanza del vino, cioè dell’amore e della gioia che lega due persone in profonda comunione. Come al principio della creazione troviamo una donna e un uomo che pur se uniti vivono la lacerazione della divisione da Dio e da loro stessi, così ora sono ancora un “Uomo” e una “Donna”, nuovo Adamo e nuova Eva, che ricompongono l’armonia della comunione e della gioia. Loro stessi sono i protagonisti celebrano le nozze di Cristo con la sua Chiesa. Con questo segno termina la scena, con i discepoli che “credettero in Lui”. Che cosa vedono? Certo non solo la trasformazione della materia, ma il segno del Messia atteso venuto per trasformare la nostra vita, con il suo amore infinito e ritrovare il centro dove nasce amore e unità.