«Perché mangia e beve insieme ai pubblicani e ai peccatori?»
Non c’è miglior commento a questo vangelo di quello di Giovanni Crisostomo: «Se per un peccatore che si converte c’è gioia in cielo, quanto più conviene che noi per una tale moltitudine esultiamo e ci rallegriamo e glorifichiamo il buon Dio. Infatti, coloro che ieri e precedentemente erano schiavi del peccato, sottoposti alla tirannia del diavolo, ecco oggi sono stati accolti nel novero dei figli, e dopo aver deposto il peso dei peccati gareggiano quasi in splendore con lo stesso cielo e rifulgendo di una luce più splendente colpiscono la vista di coloro che guardano ad essi. Il diavolo quando vedrà tale cambiamento e coloro che prima erano sotto il suo dominio sono stati elevati a tanta altezza e ritenuti degni di tale benevolenza da parte del Signore, confuso se ne va e non osa guardare in volto perché non sopporta i bagliori che di qui si sprigionano, ma accecato nella vista dallo splendore della luce che qui deriva, si allontana volgendo le spalle».