Come i discepoli, a volte anche noi siamo «affaticati nel remare», il vento è contrario ed è sera… Eppure non la fatica, ma è il vedere Gesù camminare sul mare a costituire per loro il problema. È la sua stessa presenza a divenire “problema” nel momento in cui si manifesta diversa da come erano abituati a pensarla, a conoscerla.
Tante resistenze nel cammino cristiano vengono semplicemente da questa apparente distanza tra noi e il Maestro. Lui non è lontano, siamo noi a non riconoscerlo così come si manifesta. Se solo ci fidassimo un po’ di più, sapremmo riconoscere la sua voce che ci assicura: «Coraggio, sono io, non abbiate paura!».