Quest’uomo non era cieco, lo è diventato.Nel richiamo dell’Apocalisse sembra di cogliere il suo entroterra spirituale, e anche il nostro: sei fedele, ma hai «abbandonato il tuo primo amore» (v.4). La perdita della fede è causa di ogni cecità. «Ricordati da dove sei caduto, convertiti e compi le opere di prima» (v.5). È un invito rivolto anche a noiche, avvolti da ombre minacciose, rischiamo di non vedere più l’amore, la presenza di Dio nella nostra vita e nella storia del mondo! Il nostro occhio interiore è rischiarato solo a contatto con la luce di Dio.
«Signore, che io veda di nuovo!». Donamil’urgenza della conversione perché torni a vedere “te, che sei la fonte del primo amore”.