Forse troppo spesso consideriamo le cose come un nostro diritto o un nostro merito: da qui nasce la pretesa e tutto diventa grigio, il volto è scuro; mentre la gratitudine fa nascere la gioia, ci dona la capacità di stupirci, tutto diventa luminoso e brillante.
Grazie, una parola così piccola, ma con una potenza grande. Non a caso è una delle tre parole “magiche” di papa Francesco – grazie, permesso, scusa – .
Il grazie ci rivela che siamo piccoli, poveri e per questo capaci di accogliere. Per quanto il motivo del ringraziamento possa essere piccolo, è comunque segno dell’attenzione, dell’amore, della cura di qualcuno. Ringraziare ci permette di vedere i doni che riceviamo e di aprire il cuore, di fare spazio all’altro, di dare sapore e colore alla vita. Il grazie ci apre alla relazione con il Donatore ed è questo rapporto che ci salva: i suoi doni sono solo dei mezzi per metterci in comunione con lui.