mercoledì della II settimana – San Giovanni di Dio – Giornata internazionale della donna
«Lo condanneranno a morte» (Mt 20, 18)
«Gesù è l’incarnazione del Dio Vivente, Colui che porta la vita, di fronte a tante opere di morte, di fronte al peccato, all’egoismo, alla chiusura in se stessi. Gesù accoglie, ama, solleva, incoraggia, perdona e dona nuovamente la forza di camminare, ridona vita. In tutto il Vangelo noi vediamo come Gesù con i gesti e le parole porta la vita di Dio che trasforma. Dio, il Vivente, è misericordioso. Siete d’accordo? Diciamolo insieme: Dio, il Vivente, è misericordioso! Gesù ci porta la vita di Dio, lo Spirito Santo ci introduce e ci mantiene nella relazione vitale di veri figli di Dio. Ma spesso l’uomo non sceglie la vita, non accoglie il “Vangelo della vita”, ma si lascia guidare da ideologie e logiche che mettono ostacoli alla vita, che non la rispettano, perché sono dettate dall’egoismo, dall’interesse, dal profitto, dal potere, dal piacere e non sono dettate dall’amore, dalla ricerca del bene dell’altro. Il cristiano è un uomo spirituale, e questo non significa che sia una persona che vive “nelle nuvole”, fuori della realtà, come se fosse un fantasma. No! Il cristiano è una persona che pensa e agisce nella vita quotidiana secondo Dio, una persona che lascia che la sua vita sia animata, nutrita dallo Spirito Santo perché sia piena, da veri figli. E questo significa realismo e fecondità. Chi si lascia condurre dallo Spirito Santo è realista, sa misurare e valutare la realtà, ed è anche fecondo: la sua vita genera vita attorno a sé (Francesco, Omelia, 16 giugno 2013).
«Ogni violenza inferta alla donna è una profanazione di Dio, nato da donna. Dal corpo di una donna è arrivata la salvezza per l’umanità: da come trattiamo il corpo della donna comprendiamo il nostro livello di umanità. Quante volte il corpo della donna viene sacrificato sugli altari profani della pubblicità, del guadagno, della pornografia, sfruttato come superficie da usare. Va liberato dal consumismo, va rispettato e onorato; è la carne più nobile del mondo, ha concepito e dato alla luce l’Amore che ci ha salvati! Oggi pure la maternità viene umiliata, perché l’unica crescita che interessa è quella economica. Ci sono madri, che rischiano viaggi impervi per cercare disperatamente di dare al frutto del grembo un futuro migliore e vengono giudicate numeri in esubero da persone che hanno la pancia piena, ma di cose, e il cuore vuoto di amore» (Francesco, 1 gennaio 2020).
Preghiera a San Giovanni di Dio
Ai vostri piedi prostrato,
o gran padre degli infermi,
vengo oggi per impetrare da voi
che siete dispensatore di celesti tesori,
la grazia della cristiana rassegnazione,
e la guarigione dei mali che travagliano
il corpo e l’anima mia.
O medico celeste,
deh! non sdegnate di venire in mio soccorso,
ricordandovi i prodigi di carità
operati nei giorni della vostra mortale carriera
a beneficio dell’umanità sofferente.
Siate voi il balsamo salutare
che lenisca i dolori del corpo:
voi il freno potente che trattenga l’anima
da fatali traviamenti:
voi il conforto, la luce, la guida
nell’aspro sentiero che porta alla salute eterna.
Soprattutto, o padre mio amorosissimo,
ottenetemi la grazia
di un sincero pentimento dei miei peccati,
affinchè possa, quando a Dio piacerà,
venire a benedirvi e ringraziarvi nel Santo paradiso.Amen