Mt 11,28-30
Dio ha liberato il suo popolo dalla schiavitù d’Egitto e da ogni sopraffazione. Ma questo non è bastato per rendere libero l’uomo: è stata necessaria l’Incarnazione. Gesù viene e opera una liberazione più profonda, distruggendo l’eterno oppressore dell’uomo: il diavolo. Infatti, libera l’uomo dalla morte e dal peccato.
Gesù viene nel mondo, assume su di sé la nostra umanità, il nostro giogo – non siamo più soli a portarne il peso – per redimerla; noi da soli non saremo mai potuti tornare al Padre, ma Gesù, fattosi uomo, ridona la dignità di figlio alla nostra umanità. Ecco che la sua mitezza, la sua umiliazione – da ricco che era umiliò se stesso assumendo la condizione di servo – ci hanno reso realmente liberi, capaci di amare come anche noi siamo amati gratuitamente.