“ Non prenderanno né moglie, né marito, ma saranno come gli angeli nei cieli”.
Solo l’”Amore”, quello vero, è eterno ed è quello che resterà di tutti noi, dal quale saremo trasformati e resi nuovi “come angeli nei cieli”. Il Vangelo di oggi non vuole, però, solo parlarci dell’aldilà, ma aiutarci a guardare il presente con occhi nuovi e comprendere che, sin da ora, possiamo sperimentare l’Amore di Dio nelle nostre relazioni. Dio, infatti, – dice S.Paolo –ci ha chiamati con una vocazione santa, la vocazione all’amore, donata a noi sin dalla eternità e rivelata da Gesù. Tutta la Sacra Scrittura ci parla di un Dio amante della vita e noi, da lui creati, siamo esseri per la vita, ma è in Gesù che noi abbiamo la certezza della nostra risurrezione. Se, dunque, ascoltiamo la sua parola e ci amiamo veramente tutto il cielo si riversa sulla terra e la nostra umanità diventa il luogo in cui già germoglia e cresce la nostra felicità futura, dove ritroveremo e scopriremo il valore e la bellezza dell’amore di Dio ricevuto e donato ai fratelli, pur nelle fatiche di ogni giorno, a motivo della nostra fragilità umana.