«Mentre pregava, il suo volto cambiò d’aspetto ». Lc 9, 28b-36
E’ frequente nella Scrittura ritrovare questa caratteristica singolare dopo la preghiera: i Patriarchi escono dall’orazione con il volto trasformato. La preghiera è un’opera interiore e profonda della grazia di Dio che nella relazione con Lui apre gli spazi limitati del nostro spirito, lasciando che anche il corpo ne riveli in minima parte la grandezza. La preghiera non è magia, ma opera questo cambiamento in forza di una Relazione che ci rende amanti simili all’Amato. Oggi il Vangelo ci informa che anche il volto di Gesù “cambia di aspetto” e diventa il volto stesso di Dio: “Dio nessuno lo ha mai visto”, dirà l’Apostolo Giovanni, ma Gesù per rivelarcelo si è fatto uno di noi. Cosa potevamo desiderare di più da Dio?