Lc 5,27-32
«Non sono venuto a chiamare i giusti, ma i peccatori perché si convertano». Il mistero della misericordia di Dio sta tutto in questa chiamata, la chiamata alla conversione. Per accoglierla è necessario riconoscersi peccatori e mangiare a mensa con Gesù. Ma è così difficile riconoscere il proprio peccato, se non si ha il cuore libero da giudizi e pregiudizi! Nel sentire comune del nostro tempo pare sia venuto meno l’autentico “senso del peccato”, sostituito dal cosiddetto “senso di colpa”, che col peccato ha ben poco a che fare! Dio non vuole i sensi di colpa, ma il nostro cuore libero per seguirlo. Per crescere nell’esperienza consapevole dell’essere peccatori amati, possiamo far nostrala preghiera del cuore(“Signore Gesù, Figlio di Dio, abbi pietà di me peccatore”), ruminandola ogni giorno fino a lasciarci trasformare.