mercoledì San Bonifacio Vescovo e Martire
Mc 12,18-27
Siamo alla terza disputa tra Gesù e i suoi avversari. I sadducei, una setta di aristocratici, non credevano nella risurrezione. Con la storiella dei sette fratelli (la legge che tirano in ballo era al tempo praticamente decaduta), volevano mettere in ridicolo Gesù e la credenza nella risurrezione che era, invece, da tempo fortemente radicata nel popolo. Va notato che secondo le concezioni allora in voga, anche per il secolo futuro ci si aspettava un accrescimento delle gioie terrene. I sadducei si mettono in questa prospettiva, ma Gesù smaschera subito la loro ignoranza religiosa: non conoscono la potenza di Dio che può fare cose che superano la capacità dell’intelletto umano: il mondo futuro sarà una «nuova creazione», idea già presente nel giudaismo ma che Gesù sviluppa fino in fondo: la “corporeità” dei risorti sarà completamente diversa da quella terrena, non ci saranno più rapporti coniugali e i risorti “saranno come angeli in cielo”. Penso, qualche volta, che sono destinato ad una “nuova creazione”? Ad una vita indicibilmente più bella di questa che vivo ora?
p style=“text-align: right;”A cura di don Gian Franco Poli