«Vedendola, il Signore fu preso da compassione per lei e le disse: “Non piangere!”»
Questa settimana percorreremo insieme il cammino che va dall’esperienza del Dio misericordioso all’essere noi stessi misericordiosi come il Padre attraverso le opere di misericordia corporale e spirituale.
Il Vangelo odierno ci pone difronte a Gesù che si lascia raggiungere e ferire dalla sofferenza della vedova di Nain, rendendo così visibile il fremito del cuore del Padre delle misericordie. Poiché Dio è il primo “consolatore degli afflitti che illumina il mistero del dolore e della morte con la speranza che splende sul volto di Cristo”, ci insegna a patire-con chi soffre.
Invochiamo lo Spirito Santo, affinché infonda in noi gli stessi sentimenti di Cristo e, sostenuti dalla sua grazia, possiamo anche noi ‘consolare gli afflitti’: Vieni, Santo Spirito, consolatore perfetto, ospite dolce dell’anima, dolcissimo sollievo, nel pianto conforto.O luce beatissima, invadi nell’intimo il cuore dei tuoi fedeli.