«Gesù fissò lo sguardo su di lui»
Due gli sguardi riportati nel Vangelo odierno: quello pieno di amore sull’uomo ricco e quello d’incoraggiamento e comprensione sui discepoli. La tristezza proviene dal preferire i molti beni allo sguardo d’Amore di Dio. Per questo motivo Gesù ci mette in guardia dal pericolo delle ricchezze che attanagliano il cuore e ci esorta a vendere ciò che abbiamo, a condividerlo con i più bisognosi, affinché possiamo avere in noi la gioia di appartenere a Lui. Ci chiama alla libertà del cuore che rivela il Sommo ed unico bene: Dio.
Grazie, Signore Gesù, perché il tuo sguardo si posa oggi con amore anche su di noi, mentre ci inviti a seguirti in totale povertà, con le mani vuote e il cuore libero di pesi.
Fa’, o Signore, che sappiamo vivere liberi, spogliandoci di tutto per guadagnare il regno e la vita.
Tu che rendi possibile ciò che a noi è impossibile, dacci il tuo Spirito affinché ordiniamo la vita in funzione dei valori del Regno.