Gv 1, 35-42
«Fissando lo sguardo…». Questo stralcio di Vangelo è compreso tra due sguardi, quello di Giovanni su Gesù e quello di Gesù sui discepoli. È uno sguardo che vede qualcosa che gli altri non vedono, è una conoscenza che solo l’amore è in grado di donare. Giovanni vede e riconosce l’Agnello di Dio; Gesù vede e riconoscequelli che il Padre gli ha dato. È un incontro,il solo capace di cambiare e dare una direzione diversa alla vita. La storia del cristianesimo, la tua, la mia storia, è tessuta dall’incrocio di questi sguardi umili, puri, trasparenti, che – come un passa-parola – comunicano il Bene sommo, la grande Luce che ha illuminato la vita e ci chiede di essere a nostra volta specchi luminosi per quanti incontriamo.