XXX settimana del tempo ordinario
In quel tempo, diceva Gesù: «A che cosa è simile il regno di Dio, e a che cosa lo posso paragonare? È simile a un granello di senape, che un uomo prese e gettò nel suo giardino; crebbe, divenne un albero e gli uccelli del cielo vennero a fare il nido fra i suoi rami».E disse ancora: «A che cosa posso paragonare il regno di Dio? È simile al lievito, che una donna prese e mescolò in tre misure di farina, finché non fu tutta lievitata» (Lc 13, 18-21).
Nonostante l’opposizione, il regno di Dio cresce. Queste due parabole concludono in Luca la prima sezione della salita di Gesù verso Gerusalemme, orientando il pensiero sul regno di Dio, del quale l’evangelista vuole proclamare l’incoercibile espansione e la potenza trasformante, come egli la constata nell’esperienza missionaria della sua comunità. Nelle due parabole, non viene messo l’accento sul contrasto tra la piccolezza degli inizi e la grandezza dei risultati, bensì sulla crescita, la quale avviene nonostante tutto. L’opposizione a Gesù è stata forte nel contesto immediatamente precedente e sarà fortissima in quello che segue. I discepoli potevano sentirsi scoraggiati: come si poteva vedere in quel gruppetto di persone malfamate che seguivano Gesù, l’inizio del regno di Dio? Le due parabole incoraggiano i discepoli i quali, quando continueranno il cammino del loro maestro, incontreranno anch’essi violenta opposizione. Gli uccelli che si sono posati tra i rami dell’albero (o “hanno fatto il nido”) si riferiscono ai diversi esseri umani che trovano rifugio nel regno di Dio: si annuncia così il tema caro a Luca dell’universalismo. Gesù ha trovato opposizione perché accettava gli esclusi ai banchetti che simboleggiavano il Regno. Anche la parabola del lievito dice ai discepoli di avere fiducia: il regno di Dio è all’opera e raggiungerà il suo scopo nonostante tutte le indicazioni in contrario. È, anche per me, una grande lezione di fiducia. Vedendo, infatti, come vanno le cose tra i cristiani, nella Chiesa e nel mondo, a volte ho l’impressione che “il regno di Dio”… non si vede, che il lievito non ha fatto fermentare la massa, e non vedo uccelli che si riparano tra i rami… Mi prende lo scoraggiamento.
A cura di Don Gian Franco Poli