“Chisemina perde, chi persevera vedrà la spiga”.
Oggi la Liturgia delle Ore ci invita a fermarci in silenzio davanti al sepolcro dove giace esanime il Signore Gesù. Siamo chiamati a scendere con Lui nel profondo dell’intera umanità, nella profondità di noi stessi,per riconoscere nel silenzio di Diola sua onnipotenza, frutto dell’amorosa consegna di sé fino all’estremo,e ad accogliere umilmente la nostra salvezza. è nel silenzio dell’amore che impariamo a vivere e morire dello stesso amore.Non ci resta che attendere il primo cenno del nuovo giorno per lasciarci sorprendere dalla vittoria dell’amore che è spazio completamente nuovo dove si fa largo la speranza.
In questo giorno di attesa, donaci, Signore, la gioia di godere della sospensione, rischiarati dalla luce della lucerna della fede, che ci permette di fermarci per fare memoria del tuo immenso amore eravvivare la certezza che l’amore può ribaltare tutto.