3 maggio 2024

3 maggio 2024 – venerdì – Santi Filippo e Giacomo apostoli
In quel tempo, disse Gesù a Tommaso: «Io sono la via, la verità e la vita. Nessuno viene al Padre se non per mezzo di me. Se avete conosciuto me, conoscerete anche il Padre mio: fin da ora lo conoscete e lo avete veduto». Gli disse Filippo: «Signore, mostraci il Padre e ci basta». Gli rispose Gesù: «Da tanto tempo sono con voi e tu non mi hai conosciuto, Filippo? Chi ha visto me, ha visto il Padre. Come puoi tu dire: “Mostraci il Padre”? Non credi che io sono nel Padre e il Padre è in me? Le parole che io vi dico, non le dico da me stesso; ma il Padre, che rimane in me, compie le sue opere. Credete a me: io sono nel Padre e il Padre è in me. Se non altro, credetelo per le opere stesse. In verità, in verità io vi dico: chi crede in me, anch’egli compirà le opere che io compio e ne compirà di più grandi di queste, perché io vado al Padre. E qualunque cosa chiederete nel mio nome, la farò, perché il Padre sia glorificato nel Figlio. Se mi chiederete qualche cosa nel mio nome, io la farò» (Gv 14, 8-9).
«Mostraci il Padre e ci basta». Nella richiesta di Filippo è racchiusa la speranza di ognuno di noi, di ogni figlio prodigo che anela a tornare a casa per vedere il volto del Padre, al quale ha stoltamente voltato le spalle con la sua ribelle pretesa di autonomia. È proprio il non vedere o il non vedere più il Padre che ci fa vivere dissipati. Ma perché abbiamo così tanto bisogno di vedere il Padre? Perché solo trovando lui troviamo noi stessi. Lo cerchiamo per poter realizzare in noi quella somiglianza creaturale che ci costituisce. La risposta a questa domanda decisiva per l’esistenza, ripetiamo, è sempre di nuovo il Figlio: attraverso Gesù, solo attraverso di lui noi abbiamo accesso alla conoscenza vera del Padre che «nessuno ha mai visto e che il Figlio unigenito ci ha rivelato» (cfr. Gv 1,18). La risposta alla domanda di Filippo e nostra non è un grande poster proiettato nel maxi schermo del cielo, ma si fa carne nella carne di Gesù Cristo. Per conoscere il volto di Dio non c’è altra strada che la contemplazione del volto di Gesù: «Chi ha visto me, ha visto il Padre». Gesù ci mostra realmente chi è Dio e come è Dio. E chi vede noi, cosa vede? (DON PAOLO CICCOTTI, Sulla tua parola. Il Messalino – maggio-giugno 2024, Editrice Shalom).

p style=“text-align: right;”A cura di don Gian Franco Poli