29 marzo 2022

Gv5,1-16

 

«Vuoi guarire?». «Signore, non ho nessuno che mi immerga nella piscina…».

Sembra strano – ma non è del tutto strano, se pensiamo alla nostra esperienza – come questo malato alla domanda diretta di Gesù, risponda quasi giustificandosi per il fatto di essere malato.

Vuoi guarire? Oggi questa domanda è rivolta a noi. Non tentenniamo, riconosciamo la nostra infermità, diamogli un nome e subito con gioia, con fede, diciamo: “Sì, Signore voglio guarire!”. E sentiremo Gesù che ci invita ad alzarci, a prendere la nostra barella e a camminare. Essere guariti comporta un impegno: alzarsi, prendere le nostre responsabilità e “faticare” per camminare. Il Signore fa tutto, ma c’è bisogno del nostro sì ripetuto ogni giorno e di muovere i nostri passi dietro di lui.