«Osanna al figlio di Davide»
La Liturgia della Domenica delle Palme commemora l’inaugurazione del regno di Dio e, con rami di palme in mano, noi ci identifichiamo con il popolo di Gerusalemme, con lui salutiamo l’umile re, cantandogli Osanna. Ma qual è il senso di tutto ciò per noi oggi?
Innanzitutto confessiamo che Cristo è nostro Re e Signore. Le palme nelle nostre mani significano la nostra prontezza e la nostra volontà a seguirlo sul cammino del sacrificio, la nostra rinuncia a noi stessi come unica via regale che conduce al regno. Infine, proclamano la nostra fede nella vittoria finale di Cristo. Manifesta il nostro coinvolgimento con il regno di Dio, la nostra responsabilità verso di esso.