Lc 21,34-36
Nel corso di questa settimana, mentre prima lettura e Vangelo annunciano la fine del mondo, ci viene letto il Cantico di Daniele, che è una lode cosmica a cui tutto il creato prende parte. La creazione partecipa al Giorno del Signore come a una festa, come a un mistero che si compie. E noi come partecipiamo a questa liturgia? Gesù ci chiede di prepararci («state attenti a voi stessi»), coltivando la sobrietà, la quiete e la preghiera. Si tratta di vivere in stato di conversione. Se sin d’ora non ci lasciamo travolgere dalle «dissipazioni, ubriachezze e affanni della vita» (chiediamoci che cosa ci dissipa, ci ubriaca e ci affanna…), anche nell’ultima ora non saremo travolti da eventi più grandi di noi. Se sin d’ora viviamo «in ogni momento»sotto lo sguardo di Dio, anche nell’ultima ora potremo «comparire davanti al Figlio dell’uomo».