martedì della XXI settimana del tempo ordinario
In quel tempo, Gesù parlò dicendo: «Guai a voi, scribi e farisei ipocriti, che pagate la decima sulla menta, sull’anéto e sul cumìno, e trasgredite le prescrizioni più gravi della Legge: la giustizia, la misericordia e la fedeltà. Queste invece erano le cose da fare, senza tralasciare quelle. Guide cieche, che filtrate il moscerino e ingoiate il cammello! Guai a voi, scribi e farisei ipocriti, che pulite l’esterno del bicchiere e del piatto, ma all’interno sono pieni di avidità e d’intemperanza. Fariseo cieco, pulisci prima l’interno del bicchiere, perché anche l’esterno diventi pulito!» (Mt 23, 23-36).
Che parola dura! Ma autentica e vera… Anche noi, come i farisei, spesso filtriamo il moscerino e ingoiamo il cammello. I farisei erano molto amati dal popolo per la loro devozione e il loro zelo, per il loro profondo attaccamento alla Legge, scritta e orale, che si preoccupavano di rispettare fin nei minimi dettagli. Anche se non era esplicitamente prescritto, per scrupolo, giungevano a pagare la decima, cioè una percentuale del raccolto che ogni agricoltore, teoricamente, doveva versare al tempio, anche sulle erbe da tisana! Gesù non contesta questo aspetto ma il fatto di concentrarsi troppo sulle minuzie perdendo di vista l’essenziale. È inutile affaticarsi dietro i dettagli dimenticando la compassione e la misericordia! A volte anche noi facciamo così: facciamo diventare grandi i problemi piccoli in modo da nascondere quelli davvero ingombranti! Fidatevi: i problemi nella Chiesa non sono la lingua in cui sei prega o l’orario delle messe… Eppure proprio dietro questi dettagli perdiamo un sacco di tempo, finendo col dimenticare la missione che ogni comunità ha ricevuto: quella di vivere ed annunciare il Vangelo ad ogni uomo.
p style=“text-align: right;”A cura di Curtaz Paolo