La parabola dei talenti c’insegna che l’importante di fronte a Dio non è la quantità delle nostre doti e neanche i nostri risultati, infatti sia il primo servo come il secondo, pur avendo ricevuto un numero diverso di talenti, prenderanno parte entrambi alla gioia del loro padrone. Il Signore è pienezza non può donare solo una parte, lui dona tutto se stesso, è quindi gioia piena per entrambi.
L’essenza dell’amore è non prendere la vita per se, ma dare la vita per gli altri; non “avere” la vita, ma fare della vita un dono; non cercare noi stessi, ma dare agli altri. Questo è l’essenziale e implica rinunce, cioè uscire da se stessi, non cercare se stessi.
Donandoci per le cose grandi e vere, le cose che rimangono, troviamo la vera vita, la gioia piena!