Gv16,16-20
«…“non comprendiamo quello che vuol dire”. Gesù capì che volevano interrogarlo».
Questi due versetti sono di una tenerezza unica! I discepoli non capiscono, “confabulano” tra loro e Gesù che, come una madre, subito invece intuisce e come sempre, gli viene incontro. Ed è lui che per primo nuovamente si rivolge a loro. Anche precedentemente aveva detto: «Ancora un poco e il mondo non mi vedrà più, voi invece mi vedrete, perché io vivo e voi vivrete» (Gv 14,19). Il Vangelo si conclude poi con «… la vostra tristezza si cambierà in gioia». Non è sempre facile capire, ma forse la cosa più difficile non è capire, ma credere! Ma proprio a questo siamo chiamati. Come discepoli di Gesù anche a noi oggi è chiesto di non fermarci di fronte alla nostra non comprensione, ai tanti perché che non trovano risposta, ma ci è chiesto di fare un salto: di credere senza capire; solo così la nostra tristezza si cambierà in gioia!