«Figlio, ricordati che, nella vita, tu hai ricevuto i tuoi beni e Lazzaro i suoi mali…».
Questa parabola ci interpella tutti, perché tutti abbiamo vicino o incontriamo sul nostro cammino qualche Lazzaro bisognoso di aiuto e noi cristiani non possiamo chiudere il nostro cuore difronte alle povertà e miserie altrui, come ci ricorda la Gaudium et Spes: “Le gioie e le speranze, le tristezze e le angosce degli uomini d’oggi, dei poveri soprattutto e di tutti coloro che soffrono, sono pure le gioie e le speranze, le tristezze e le angosce dei discepoli di Cristo, e nulla vi è di genuinamente umano che non trovi eco nel loro cuore”.
Gesù per primo, nella sua vita terrena, passò beneficando e sanando tutti… Ancora oggi, come buon samaritano, viene accanto ad ogni uomo piagato nel corpo e nello spirito, attraverso le mani caritatevoli di tutti coloro che gli appartengono.