Lc 21,12-19
Nulla può andar perduto.
Dopo averci invitato ad alzare lo sguardo e ampliare i nostri orizzonti alla meta eterna, Gesù oggi ci invita a iniziare dalla confidenza perché, qualsiasi cosa ci accada, “nemmeno un capello del nostro capo andrà perduto” (v. 18). Può sembrarci assurdo, ma dinanzi a persecuzioni, violenze, tradimenti e persino uccisioni, Gesù ci dice di avere fede. Ciò che è chiamato oggi in causa è il nostro battesimo. Come battezzati siamo stati uniti alla morte di Cristo e questo significa che ontologicamente noi siamo già morti e con Lui siamo già risorti. Risorti con Cristo, dunque, viviamo una vita immortale: per questa consapevolezza Francesco di Assisi può arrivare a chiamare la morte “sorella”, poiché ci fa compiere semplicemente il passaggio che ci porta vicino a Dio… «Aumenta, Signore, la nostra fede!».