«Non giudicate…».
I monaci del deserto dicevano che il vero silenzio (esychìa) nel cuore di una persona lo si riconosce non dalla mancanza di turbamento, né dalla sua serenità interiore, ma dall’assenza del giudizio. Si è veramente silenziosi, “quieti”, quando non si giudica nessuno perché ci si ritiene inferiori agli altri, secondo il Vangelo. Questa umiltà non chiede di bendarci gli occhi, tutt’altro: toglie dal nostro occhio interiore la trave dell’ipocrisia. La vera carità fraterna necessita uno sguardo puro, che solo l’umile possiede. Chi è occupato a lavorare su se stesso non ha occasione di cadere nel giudizio degli altri. La vera pace, sorella della carità, inizia da qui.