Giovanni, tu svelasti la figura vera che il Messia avrebbe assunto: non un potente, un conquistatore, un fondatore d’un regno temporale, ma una vittima innocente. Tu lo indicasti così: “Ecco l’Agnello di Dio, che toglie il peccato del mondo”. Tu preparasti Pietro e i Dodici alla grande scoperta e alla grande professione di fede nella divinità di Gesù: “Tu sei il Cristo, Figlio del Dio vivente”. Tu e Pietro ci dite chi sia Gesù. Con te, dunque, e con Pietro oggi per noi è facile e gioioso celebrare il duplice mistero di Cristo, umano e divino: la sua Incarnazione e la sua Redenzione. Con la tua voce e la voce di Pietro, ispiranti la nostra fede nel Signore Gesù, oggi diciamo: Tu sei il Figlio del Dio vivo, Tu sei l’Agnello di Dio che togli il peccato del mondo. Amen(Paolo VI, 24.06.1964).