Una delle pagine più commoventi del Vangelo di Luca, che esprime il cuore del cristianesimo puro, quel tipo particolare di amore a cui Luca dà nome «misericordia»: l’amore con cui il Padre stesso ci ama. Amare i propri nemici è una forma di “martirio” senza spargimento di sangue, un martirio non consumato una volta per sempre, ma vissuto sempre. Questo martirio di amore chiede di accogliere quotidianamente non solo tutto quanto ci viene dall’altro, ma di accogliere tutto l’altro, così come si manifesta nei suoi limiti; è un amore personale, per questo è amore cristiano. La mia accoglienza gratuita, senza difese e disarmante sarà capace così di cambiare l’altro da “nemico” ad amico.