Bartolomeo di Cana, uno dei primi discepoli di Gesù, sarebbe quel Natanaele genuino “israelita in cui non c’è falsità”.
Quando riceviamo un dono, quando siamo nella gioia è naturale volerla condividere. “Quando una persona conosce veramente Gesù Cristo e crede in Lui, sperimenta la sua presenza nella vita e la forza della sua risurrezione, e non può fare a meno di comunicare questa esperienza”(Papa Francesco – Regina Caeli, 14 aprile 2013).Questo è quanto fa Filippo, il quale dopo aver incontrato Gesù, subito va da Natanaele perché anche lui possa conoscere Gesù.
È bello vedere come Gesù usi modalità diverse per ogni singola persona che incontra. Il Signore non ama tutti, ama ciascuno; per questo è capace di rispettare i nostri tempi, riconoscere i momenti, avere pazienza. La sua è un’azione “artigianale”, per usare un termine molto ripetuto nello scorso convegno diocesano,ai suoi occhi ciascuno di noi è unico e irripetibile.