«LA PREGHIERA DEL POVERO…
attraversa le nubi, né si quieta finché non sia arrivata, non desiste finché l’Altissimo non sia intervenuto».
Pregare è l’esperienza più autentica di “umanità”. Prega veramente chi pone davanti a Dio la verità del proprio essere, attendendo «con amore la sua manifestazione». Ma come Dio si manifesta?
Per pregare il Giusto, occorre riconoscersi bisognosi di «giustizia». È giustificato da Dio solo chi nella propria indegnità accoglie la sua grazia, chi nel proprio stato di ingiustizia (peccato, sofferenza, bisogno) attende gratuitamente la sua carezza d’amore. È l’esperienza dell’amore di Dio a farci “graziati”, giustificati. Un povero quando prega non chiede altro che questo.