Santa Maria Maddalena Gv 20,1-2.11-18
L’odierna festa mette in luce alcune caratteristiche della relazione con Gesù, che dovrebbero appartenere a ogni credente. Maria Maddalena ha, anzitutto, un intenso legame d’amore con il Maestro e custodisce nel cuore un ardente desiderio della sua presenza (appena sorto il sole). La sua ricerca diuturna, poi, la rende capace di attraversare anche la notte dell’incomprensione (mentre era ancora buio) e, infine, la sua capacità di stare in prossimità (stava presso il sepolcro) non le fa abbandonare un presente non ancora decifrabile, bagnato dalle lacrime di un desiderio che tarda ad essere esaudito. In questo sua stare presso il sepolcro, come in quello della Madre presso la croce del Figlio, germoglia in tutta la sua fecondità l’incontro personalissimo e coinvolgente (non mi trattenere) che diviene capacità di testimoniare per generare alla fede. Chiediamo, oggi, di imparare dall’apostola degli apostoli la “maternalità” – come ama dire papa Francesco – propria di ogni chiamato, che a partire da un incontro personale con l’Amato ci rende capaci di gratuità e oblatività verso tutti e di parresia.