Lc1,46-55
Con l’incarnazione del Verbo è entrato nel cuore dell’uomo un principio di vita nuova: la vita divina ha iniziato a scorrere nelle nostre vene, a fluire nelle nostre esistenze. Noi siamo il Corpo di Cristo, quel Corpo dato e offerto ogni giorno nell’Eucaristia. Il gesto di Anna ci parla di un’offerta che va oltre il giovenco, la farina e il vino che porta, perché la nostra offerta ormai non è più solo qualcosa di esterno, ma è la stessa vita che ci è stata donata e che, pieni di gioia, restituiamo al Padre, come Anna restituisce suo figlio a Colui che glielo ha donato. In questa offerta sono racchiuse tutte le “grandi cose che ha fatto per noi l’Onnipotente” quando il suo sguardo misericordioso ha visto l’afflizione di Anna, quando si è posato sull’umiltà della sua serva Maria, quando guarda ciascuno dei suoi figli bisognosi. Da questa offerta accolta e restituita scaturisce anche il nostro Magnificat.