«Il discepolo è l’uomo dello Spirito»
Io vi dico: questa piccola frase separa questi insegnamenti dai precedenti, anche se continua il tema della persecuzione. Il discepolo deve annunciare al mondo Gesù Salvatore, e lo deve annunziare senza paura, senza ipocrisia. Da questo dipende la sua salvezza. Non farlo significa non riconoscere Gesù davanti agli uomini, rinnegarlo, bestemmiare contro lo Spirito santo. Gesù prevede che alcuni dei suoi nella prova o per il fascino delle ricchezze, vengano meno e neghino di averlo conosciuto. Dalle parole di Gesù traspare sofferenza.Infatti, mentre di chi gli è fedele dice: «anch’io lo riconoscerò davanti agli angeli di Dio», del discepolo che lo rinnega dice: «sarà rinnegato». Gesù non dice esplicitamente che tocca a lui questo compito; Egliè il nostro avvocato e dinanzi al Padre desidera dire solo: «è uno di quelli che tu mi hai dato». Ci sia dunque in ciascuno di noi il vero timore di Gesù, cioè la paura di dispiacergli, di essere separato da lui.
«Lo Spirito santo vi suggerirà…» sentiamoci sostenuti da queste parole di Gesù soprattutto quando ci troveremo davanti ai giudici di questo mondo, cioè quando dovremo testimoniare Gesù davanti agli uomini.