«Vino nuovo in otri nuovi».
Il discorso di Marco ci pone in continuità con il Vangelo di ieri, il vino “nuovo” quello della pienezza dell’amore donatoci dal Figlio di Dio, va riposto in “cuori” nuovi, trasformati dalla grazia dello Spirito Santo che grida in noi con gemiti inesprimibili. Un’azione questa, che ci libera profondamente da noi stessi rendendoci pronti alla testimonianza autentica, fresca, trasparente e attraente; una testimonianza fatta non tanto di parole, ma di esistenza quotidiana, gioiosa e “donata”. Il vino nuovo, quello della festa, che il Figlio di Dio riversa nei nostri cuori per mezzo dello Spirito ci fa figli, ci immette nella comunione e ci dona la capacità di vivere come persone riconoscenti, unificate, che vivono e tessono ogni giorno l’unità.