Mt 8,23-27
«Spera l’anima mia, attendo la sua parola»
Quando nel mare della nostra vita la tempesta avanza, non è facile stare davanti a Dio, accogliere il suo silenzio e la sua apparente assenza. Questi, però, sono i momenti più importanti e più belli: lasciare che Dio riposi dentro di noi, offrirgli la gioia di poter contare sulla nostra fiducia e far sì che la nostra preghiera diventi canto di lode, nella certezza che Egli non tarderà nel far udire la sua voce. Allora, con sorpresa ci accorgeremo che il nostro canto si trasforma in un dialogo d’amore e la nostra domanda, liberamente, lascerà lo spazio alla risposta di Dio, che, come un’acqua limpida di sorgente, sgorga in noi, facendo trasparire il Suo Volto. Così Dio ci raggiunge e, con la forza della sua parola, a cui “i venti e il mare – e ogni nostra inquietudine – obbediscono”, ci colma di pace.