«Alzate, o porte, la vostra fronte, ed entri il Re della gloria»
Il Signore Gesù, il re della gloria entra nel tempio santo e, tra la moltitudine, è riconosciuto solo da Simeone, uomo giusto e pio, e dalla profetessa Anna, due cercatori di Dio. Chissà se in quel giorno nel loro cuore risuonavano le parole profeta Michea? Non lo sappiamo, certamente avevano in lorola speranza che esso emana: la storia oscurata dell’umanità si squarcia e il Signore, «che voi cercate», entrerà nel tempio. Il salmo suggerisce che noi siamo il tempio in cui il Signore entra se facciamo uno spazio sacrodelineato dalle nostre azioni (mani innocenti), che devono essere oneste, prive di qualsiasi violenza e sopraffazione; dai nostri desideri (il cuore puro), che devono essere limpidi non tortuosi; e dalle nostre parole (bocca senza menzogna) che devono servire alla verità. Chiediamo al Padre la grazia di rendere la nostra esistenza una Suadegna dimora.