«Ma io vi dico».
Con questo brano, tratto dal lungo discorso della montagna, si fa oggi più comprensibile l’ammonizione di Gesù in riferimento alla giustizia del cristiano, chiamata a superare quella di scribi e farisei per accedere al regno dei Cieli. Scribi e farisei erano osservanti scrupolosi della Legge e “l’occhio per occhio e dente per dente” (la cosiddetta legge del taglione) garantiva l’equa vendetta dinanzi a un torto ricevuto: era ciò che garantiva l’equilibrio minimo per una pacifica convivenza umana.
Gesù ci introduce oggi in una giustizia “superiore”, quella cioè dell’amore più grande. Ogni legge è subordinata all’amore e al perdono che Gesù stesso ci ha dimostrato e donato morendo ingiustamente sulla croce, perdonando i suoi crocifissori. Il Maestro ci invita a camminare su una via nuova che è quella dell’Agnello che salva solo con la mitezza.