Lc 1,5-25
La liturgia di Avvento ci fa presentire il sapore del Natale raccontando l’iniziativa di Dio verso di noi. E come agisce, come interviene il Signore nella nostra realtà? Lui fa sempre qualcosa di “nuovo”, qualcosa cioè che non dipende da noi, dal nostro sforzo, dalla nostra capacità o dai nostri meriti.
L’incredulità dell’anziano“giusto” Zaccaria rivela la fatica a lasciarsi sorprendere da Dio. Ma che senso ha una fede abituata solo a “fare” qualcosa per Dio (le funzioni sacerdotali nel tempio, l’osservanza della legge…) se non crede più, come Abramo, alla promessa? Zaccaria faceva tutto per il Signore, ma aveva smesso di stupirsi per quello che il Signore faceva per lui. Questo era il suo vero dramma! Solo a chi crede è dato l’accesso a una vita piena, la gioia dell’annuncio, del raccontare le meraviglie compiute dall’Onnipotente.