Il matrimonio è una scelta di vita impegnativa e quindi il “per sempre” è dentro questa scelta. È una vocazione,cioè una chiamata di Dio che non è per tutti, come dice Gesù: “Non tutti capiscono questa parola, ma solo coloro ai quali è stato concesso”.Non tutti, infatti, possono rispondere al comando di Dio “l’uomo non divida quello che Dio ha congiunto”, ma solo a coloro cui è dato per grazia. La coppia umana, quindi, chiamata all’indissolubilità, come il consacrato,è immagine di Dio nel mondo e Dio stesso ne assume per primo la responsabilità, dando ogni possibilità di rispondere alla sua parola. Il matrimonio,inoltre, è per la vita e la vita nasce sempre dall’incontro di due diversità, per questo “il Creatore da principio li fece maschio e femmina e i due lasceranno il padre e la madre e diventeranno una sola carne”. Su questa parola del Signore, così trasparente, non ci possono essere dei “se” o dei “ma”, in favore di una cultura, la cultura del provvisorio o di una ideologia l’ “ideologia del Gender”, oggi sempre più dilaganti che mortificano la dignità umana e ne oscurano la sua originaria bellezza.