“cercava di vedere chi era gesù” (Lc 19,3).
Il nostro incontro con Dio non è mai qualcosa di “programmato”, sebbene desiderato, è sempre qualcosa d’inaudito, sorprendente, singolare, unico per ciascuno di noi. “É un momento di stupore – direbbe André Frossard – che dura sempre e al quale non ci si abitua mai. E’ come se, girando il solito angolo della strada, si vedesse davanti agli occhi un mare inaspettato che si espande all’infinito”. Zaccheo cercava di vedere chi era Gesù, cercava di rispondere a quella domanda che ogni uomo si porta dentro: chi è Dio? Dov’è? Esiste veramente? La risposta di Dio alla nostra domanda sta all’origine di ogni nostra ricerca, di ogni nostro desiderio, di ogni nostro bisogno di amare ed essere amati. La risposta di Dio segnò talmente la vita della principessa S. Elisabetta di Ungheria da spingerla a lasciare tutto, conformandosi interamente, dietro l’esempio di S. Chiara D’Assisi, alla povertà di Cristo e di servirlo instancabilmente nei poveri.