Lc 11, 42-46
Nel Vangelo di oggi Gesù si scaglia in modo forte contro coloro che erano le guide religiose del popolo di Israele, i farisei e i dottori della Legge. Rimprovera loro una religiosità basata sull’esteriorità, sulla loro auto-glorificazione e sulla non corretta interpretazione della Torah che diventa così un “peso” e non più una parola “liberante” per l’uomo. Tutta questa invettiva di Gesù è un forte richiamo alla conversione, a tornare ad una fede vissuta nell’amore di Dio e nella giustizia verso gli altri. Anche oggi Gesù invita ciascuno di noi a tornare a Lui, “con il cuore contrito e lo spirito umiliato”, sapendo che nella sua bontà egli ci farà grazia e rinnoverà la nostra vita.