Lo Spirito Santo venga ad abitare in noi
e ci trasformi in tempio della sua gloria
L’odierna Liturgia ci fa contemplare due testamenti spirituali: quello di Gesù e quello di san Paolo Apostolo, entrambi lasciati poco prima della loro ‘passione’.
San Paolo ci lascia in eredità il dono della testimonianza nel servizio al Signore e ai fratelli, vissuto con umiltà anche nei momenti in cui la sofferenza si è fatta più acuta.
Gesù, invece, nel suo testamento, ci assicura la sua preghiera al Padre affinché ci faccia dono dello Spirito Paraclito, avvocato che ci difende dal male.
In sottofondo possiamo cogliere un altro frutto dello Spirito, quello della mitezza, spesso frainteso con la debolezza. È piuttosto l’atteggiamento che mitiga l’ira o la collera, propria e altrui; rompendo il circolo vizioso ci aiuta a compiere ciò che è giusto davanti a Dio.
Maria, tempio dello Spirito Santo, interceda per noi il dono della mitezza e della pazienza nelle sofferenze.